DE IMPERATOR RUINA

!                                                                 

Grazie Ernesto Ceraulo per aver immortalato un momento epocale ! 

Come già detto nell’articolo qui sotto a None, durante la 11,6 km si è scritto un altro pezzo di storia della podistica dilettantistica. Un Eccezionale Michele: che si guadagna il titolo di Storne-Iron Miky riesce ad ottenere un eccellente piazzamento, peccato che la sua categoria sia stata inglobata con altre e così ci abbia rimesso il premio che a lui saprebbe spettato. Egualmente bene e dignitosi Vincenzo, Andrea e Carmelo che con passo elegante e fiero hanno calcato il fastidioso e rallentante sterrato della quasi-campestre di None. Poi… l’evento del dì (anche se a mio avviso per lo meno del secolo) è la “caduta” dell’Imperatore: Cesare il Vecchio, Cesare il grande, Cesare l’inossidabile. Sin dalle prime battute Cesare faceva sapere al mondo di uno suo stiramento che due settimane prima, nella gara di Trana, lo aveva menomato. Dolorante e preoccupato era partito comunque tenendo un passo lento per timore di ripercussioni fisiche. Molti nel tragitto lo sostenevano confotandolo.
GSG alla sua prima stagionale non parte con mire particolari, se non di arrivare in fonodo sano e salvo. Il suo allenamento è stato rallentato soprattuto in conseguenza del maltempo e del timore di prendere una fastidiosa infreddatura. Il suo passo dunque è misurato, sebbene l’ambiente di gara stimoli ad accellerare un minimo. Senza volerlo distanzia di qualche minuto un buon gruppo che contiene anche Cesare. In ogni caso giunto al 7° Km. GSG decide di prendere un po’ di fiato e cambiare ritmo rallentando fino ad una camminata veloce. Frattanto compare una leggera pubalgia che lo contiene più del previsto. Tutto ciò comporta subire il sorpasso da parte di numerosi atleti fra i quali anche Cesare. Al suo passaggio GSG però tira fuori l’orgoglio del podista ferito, ma non sconfitto, e ripensando al suo mentore Aldo Rock (quando seniti un dolorino stringi i denti e prosegui uomo!) diventa l’ombra di Cesare dal 9 all’11° Km. Frattanto stoico sopporta il dolore pubalgico e controlla il suo stato: c’è ancora fiato e voglia di andare… la possibilità del sorpasso non è cancellata. Il problema era quando: poco prima dell’arrivo o ad una distanza che permettesse un margine di sicurezza? Al dilemma si auto-risponde scegliendo l’alternativa della sicurezza: un attacco nelgi ultimi 500 metri… dopo aver perso contatto un paio di volte dovendo appunto recuperare per il dolorino che lo assillava, con passo agile si avvicina alle spalle dell’Imperatore e subito dopo lo supera, con piè veloce e flessuoso aumenta il passo riuscendo a dare almeno 50 metri di distacco, poi incomincia il conto alla rovescia, senza voltarsi guarda avanti leggendo i metri mancanti indiacati a terra, 400 metri: il “giro della morte”, la distanza spacca-fiato, GSG avanza sostenuto dal morale e dal selciato finalmente piacevole e adatto alla sua corsa. Sciolto e ormai imprendibile raggiunge l’agonato traguardo: Cesare è battuto, Cesare ha vacillato, l’Imperatore è caduto. ^_^!!!
Alè corriamo finche fiato abbiamo!!! GSG


(Grazie a Francesco Pinna per la Foto)